Cenni Storici

Ecco una narrazione necessariamente “sintetica” ma sufficientemente “completa” della storia della nostra Comunità; dei suoi inizi “umilissimi”, del suo battesimo di sangue durante l’ultima guerra mondiale, del suo sviluppo fino ai nostri giorni.

Le grandi tappe di una storia

Anteprima.

Quattro eventi sono all’origine della parrocchia: a) Il terremoto della Marsica (1915) che costringe molta gente a sfollare, trovando rifugio in una “terra di nessuno” all’estrema periferia sud di Roma; qui si spostano anche i poveri del centro storico cacciati dal piccone demolitore del Piano urbanistico promosso dal Fascismo. b) L’acquisto, nel 1933, di un vasto territorio incolto da parte dell’organismo vaticano Propaganda Fide (poi Congregazione dell’Evangelizzazione dei Popoli), che ne affida dapprima l’assistenza pastorale alla parrocchia di San Paolo fuori le Mura. c) La progettazione e l’avvio dei lavori per l’Esposizione Universale Romana del 1942, denominata appunto EUR-42; cominciano ad essere realizzate le grandi vie Cristoforo Colombo, Guglielmo Marconi (intestata dapprima a Dante Alighieri) e Leonardo da Vinci che convergono sulla via Laurentina; questo immenso cantiere offre lavoro a tanti manovali; c’è anche il fenomeno delle “ville” costruite da alcuni gerarchi fascisti che sfruttano a proprio vantaggio le informazioni sui futuri sviluppi del territorio. d) Nel 1934 il beato Don Giacomo Alberione, Fondatore della Pia Società San Paolo, che ha la sua sede romana in via di Grottaperfetta (attuale via Alessandro Severo), aderisce alla richiesta del Vicariato di Roma di costruire una chiesa in questo quartiere e nel 1936 ne propone il titolo di «Gesù Buon Pastore».

Gli inizi.

Il 7 febbraio 1937, come da desiderio di Pio XI, il Vicario di Roma card. Francesco Marchetti Selvaggiani affida al beato Don Alberione la Parrocchia Romana dal titolo «Gesù Buon Pastore» nella zona detta «La Montagnola S. Paolo» e «Laurentina». A sua volta, Don Alberione si impegna per la Pia Società S. Paolo «a costruire la Chiesa Parrocchiale e gli edifici necessari (casa canonica, uffici, locali, per opere, etc.), a provvedere alle spese di impianto e di funzionamento della Parrocchia, a quelle di culto e di sostentamento del parroco e del clero parrocchiale».

Nel ’37 la Parrocchia abbraccia una estensione di circa 2.000 ettari e una popolazione di 5.000 anime. Dall’inizio della parrocchia, le celebrazioni si svolgono in un ampio locale, intitolato a sant’Antonio di Padova e che era stato in precedenza un’officina, messo a disposizione dalle Suore di Sant’Anna (una congregazione femminile di origine torinese, che rimane l’unica congregazione religiosa presente in parrocchia, pur essendo fuori dal suo territorio) e capace di contenere circa 300 persone.

20 ottobre 1938: dopo due brevi “sperimenti” (don Baricalla inviato poco dopo negli USA e don Fenoglio ritiratosi per motivi di salute) viene nominato “economo” (quasi-parroco) don Pier Luigi («don Pietro») Occelli (* 13/11/1903 a Busca CN; + 26/12/1994 ad Albano Laziale), che rimane in quell’incarico, con la pausa di un decennio, fino all’08/04/1970, quando, «dopo trentadue anni di servizio pastorale nella Parrocchia di Gesù Buon Pastore, sentendomi stanco e bisognoso di riposo (67 anni, tempo maturo per lasciare gli incarichi)», si dimette ufficialmente dall’ufficio di Parroco e di Rettore del Tempio Votivo, restando però in parrocchia come Vicario parrocchiale. Fin dal 1938, al fianco di don Pietro c’è don Carlo M. Agostino Stella (+1°/04/1973), che lo sostituisce come parroco dal 1945 al 1950, avvicendato a sua volta dal 1950 al 1955 da don Eugenio Giovanni Fornasari (che attualmente vive ad Alba ancora impegnato nella predicazione e nella redazione di libri).

Anche le suore Pastorelle, la quarta Congregazione della Famiglia Paolina fondata da … [warning]continua[/warning]

 

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