Gli anni 20. La nascita della prima cappella

La struttura dell’ex Officina a cui è stato aggiunto un piccolo campanile. La Campana fu acquistata a Porta Portesa dal Sig Pietro D’angelo
Primo edificio sede della Parrocchia. Adibito a luogo di culto dal 1933

Il piano regolatore della città, già dall’epoca di Pio IX prevedeva lungo la Via Ostiense la creazione di un polo industriale romano. In età post-unitaria nei primi anni del ’900 al tempo del sindaco Ernesto Nathan, il quadrante sud della città, interessato da importanti percorsi di transito delle merci quali il fiume e la linea ferroviaria pontificia che veniva da Civitavecchia, fu confermato come il più idoneo ad accogliere il nuovo polo industriale della città. Si costruirono la Centrale Montemartini ed il Gasometro (1912) i nuovi Mercati Generali (1922 – 1927) e venne aperta nel 1924 la ferrovia Roma-Ostia. Intorno a queste infrastrutture nacquero molte piccole fabbriche che avevano bisogno di personale. Vennero creati pertanto degli insediamenti pubblici nella zona il più importante dei quali fu quello della Garbatella. All’epoca, dopo il capolinea di Piazzale Ostiense, la prima stazione della ferrovia era quella della Magliana-Mercato Nuovo, posta sulla Via Ostiense all’altezza del “Porto della Pozzolana”. Pertanto la collina della Montagnola, divenne luogo di abitazione oltre che per i contadini delle Tre Fontane e per i cavatori delle cave di Pozzolana della zona, anche per i primi nuclei operai delle fabbriche della zona. In particolare la vetreria Bordoni a San Paolo (attuale sede della 3 Università) e la conceria Coppi (attuale sede della comunità di Emmaus).

Osteria-dei-Cacciatori-demolita-per-far-posto-alla-Via-Imperiale-attuale-C.-Colombo

Questi motivi portarono ad un aumento della popolazione nella zona che ebbe una sua prima trasformazione socio urbanistica. Fino ad allora infatti era zona agricola abitata da poche persone dedicate all’attività della campagna e della pastorizia. Nacquero allora le prime case per accogliere operai e tranvieri, con conseguente aumento della popolazione (le case della cosiddetta “Collina tranvieri”, ancora esistenti, sono conseguenza della costruzione del deposito di San Paolo avvenuta nel 1928 con il nome di Deposito Littorio: la via si chiamava Grotta Perfetta).

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  • 1932 baracche alla Montagnola

Il 6 marzo 1932 segna una data importante per la Montagnola. Infatti in un locale messo a disposizione dalle Suore di Sant’Anna viene aperto il primo luogo di culto della Montagnola.

Dai bollettini dell’epoca della Parrocchia di San Paolo emerge un quadro legato all’aumento della popolazione della zona (si parla di circa 600 famiglie) che rende necessaria una cura migliore delle anime della zona.

Dal racconto del parroco di San Paolo ci colpisce il seguente passaggio sulle condizioni di vita: …. tanto tristi per alcune famiglie e specialmente per la gioventù, sprovvista financo di indumenti e di calzature che li tiene lontani dalla chiesa come finora li ha tenuti lontani dalla scuola. Sempre il parroco di San Paolo parla di incosciente letargo spirituale delle persone della zona con la necessità di “regolarizzare” le unioni tra le persone (siamo nel 1932 e con un diritto di famiglia totalmente diverso dall’attuale)) e racconta come da subito si siano regolarizzate 20 unioni.

Dopo la prima Messa celebrata dal parroco, don Basilio Trifone, partirono le missioni popolari predicate da due padri gesuiti.

La cappella venne messa a disposizione gratuitamente dalle Suore in una ex officina di loro proprietà in una piccola altura posta all’altezza dell’incrocio Colombo, Marconi, Laurentina. Anche la sede locale del fascio diede notizia dell’apertura della cappella e delle conseguenti missioni popolari.

Archivio basilica di San Paolo
Mons Vagnozzi divenne Cardinale, Nunzio negli USA. All’epoca sssisteva i Giovani di AC con cui è ritratto nel 1932

Le famiglie della zona fecero a gara per fornire gli arredamenti della cappella. Le famiglie Bonanni, De Angelis, Di Mauro, de Filippo, Ippoliti, Costantini, etc offrirono paramenti, statue, acquasantiere, vasi, tovaglie etc.

L’attività di formazione era portata avanti dalle suore di Sant’Anna e dal reverendo don Egidio Vagnozzi che seguiva i giovani.

!932 la processione su Via Laurentina

Nel negozio di tal “Bosciano” vennero raccolte 25 lire per i manifesti e la festa del 24 aprile. In tale circostanza fu fatta suonare per la prima volta la campana della chiesa posta su un castello di ferro costruito appositamente da Guido Serafini. Nella Basilica di San Paolo quel giorno si riunirono gli abitanti della borgata (balilla, giovani fascisti, associazioni di azione cattolica etc) per la benedizione della statua del Sacro Cuore, comperata appositamente che fu portata solennemente in processione alla nuova chiesa. La statua di sant’Antonio, comperata dai “borghigiani” nel 1927 e custodita presso l’abbazia delle Tre Fontane, fu portata anch’essa in processione alla nuova chiesa. Il servizio bandistico fu offerto dal “Dopolavoro Ostiense”.

Il 23 ottobre 1934 la campana da 30 kg dell’antica chiesa Santa Maria in Macello Martyrum in Via della Croce Bianca (demolita a causa della costruzione di Via dei Fori Imperiali) fu posta in un piccolo campanile costruito appositamente sul tetto dell’officina, che fungeva da chiesa.

Tutti i giorni festivi dalle 16.00 alle 17.00 le Suore di Sant’Anna facevano il catechismo. La messa festiva era celebrata alle ore 7.00 ed alle 9.00.

La processione che viene organizzata per la festa di sant’Antonio seguiva il seguente itinerario: usciva da Via Trisulti, dove era situata la cappellina, passava su Via Laurentina, entrava in strada V e strada IV, riusciva su Via Laurentina e, arrivata al punto in cui inizia la discesa del Ponticello, entrava in Via Farfa e rientrava per una nuova via nella cappellina. Oggi quell’itinerario è diviso in due dalla Colombo e la parte di Via Trisulti fa parte della parrocchia di Regina degli Apostoli, mentre la parte di Strada V e IV, oggi Via Luigi Perna, fa parte della Parrocchia Gesù Buon Pastore.