Liturgia S. Messa 2

SALUTO: il dialogo iniziato con il Segno della Croce accompagnato dalle parole del Sacerdote (nel Nome…) e dalla risposta dei fedeli (Amen) prosegue con “il saluto”, non un saluto qualsiasi, bensì uno scambio di sentimenti di gioia e di certezze: il Signore è con noi e che lo sia sempre! Il saluto del Sacerdote e la risposta dell’assemblea manifestano anche il Mistero della Chiesa radunata.

COLLETTA: i riti d’ingresso si concludono con la Colletta.

Il termine “COLLETTA” significa “RADUNO”, “RACCOLTA”. Con questa preghiera il Sacerdote raccoglie, raduna la preghiera dei singoli fedeli. Quando il Sacerdote dice “preghiamo” si fa silenzio per due motivi: per prendere coscienza di essere alla presenza di Dio e per formulare, nel proprio cuore, la preghiera personale dove ognuno può esprimere le sue intenzioni. Il Celebrante dice l’Orazione raccogliendo in essa tutte le intenzioni dei fedeli per presentarle al Padre, per mezzo del Figlio, nello Spirito Santo ogni richiesta di bene. Alla fine della Colletta l’assemblea aderisce acclamando il suo: “Amen”.

AMEN: la parola “Amen” viene dal verbo ebraico AMAN che significa essere saldo, solido come una roccia. Per noi fedeli il suo significato è questo: un assenso. Con “Amen” diciamo, decisi e saldi nella fede: è veramente così, siamo d’accordo. Sant’Agostino chiama l’Amen “la nostra firma”. L’Amen esprime la nostra adesione a quanto viene detto.