Nutriamoci della Parola

Cari fratelli e sorelle,
Fratelli – ci esorta san Paolo nella seconda lettura di questa domenica – pregate per noi, perché la parola del Signore corra. Una esortazione sempre attuale, perché per essere narratori di speranza occorre nutrirci ogni giorno delle Sacre Scritture. Sono anche un appello per tutti noi, perché è attorno alla Parola che si costruisce una comunità parrocchiale. Un impegno che vogliamo riscoprire tutti insieme, se vogliamo smentire i dati di una recente ricerca del Censis su “Il Vangelo e gli italiani”, che rileva come il testo fondamentale per la nostra fede sia, a dispetto della sua diffusione, poco letto e conosciuto. Infatti, si legge nella ricerca, che il 70% cento degli italiani possiede una copia del Vangelo in casa, ma il 50% non lo ha mai aperto e il 20% lo ha fatto raramente. Il 60% ritiene che i suoi valori siano fondamentali per tutti, ma quasi il 45% non sa dire quanti sono gli evangelisti. C’è allora spazio per riscoprire e ripartire dalla Parola di Dio. La Sacra Scrittura – così si esprimeva il beato don Giacomo Alberione – è
«la lettera che il Padre celeste ci ha inviato. Non andiamo al tribunale di Dio senza avere letto tutta la lettera, perché ci direbbe: non hai avuto né amore né rispetto per quello che ti ho scritto…». Vogliamo diventare la Parola che ascoltiamo, e di Essa vogliamo nutrirci quotidianamente. Una consegna per tutti noi, uomini e donne, famiglie, ragazzi e ragazze, giovani e adulti. Su tutti invoco l’aiuto e il conforto di Gesù Buon Pastore. Ricordate me e i miei confratelli nelle vostre preghiere.

don Vincenzo Marras

Foglio parrocchiale 6 novembre 2016

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