Gesù Buon Pastore racconta Dio nella nostra vita

BuonPastore 02Cari fratelli e sorelle,

una Domenica speciale quella che celebriamo: è quella detta del Buon Pastore. È quindi la festa della nostra chiesa che ha il titolo di “Gesù Buon Pastore”. È la festa – detto meglio – della nostra comunità parrocchiale che riconosce in Gesù il suo Buon Pastore. Infatti, nel testo evangelico di questa Domenica, la quarta del Tempo pasquale, Gesù rivendica in modo esclusivo questa immagine:nessuno di conseguenza può prendere il suo posto. È Lui che ha cura di noi; è in Lui che troviamo rifugio e sicurezza, è Lui che ci chiama per nome, è Lui che ci conduce fuori, fuori dai recinti chiusi, dai luoghi che ci rendono schiavi, e ci guida in spazi di autentica libertà. Gesù – sono parole del beato don Giacomo Alberione, fondatore della Famiglia Paolina, cui dobbiamo il titolo della nostra chiesa – «conosce le pecorelle, conosce i bisogni di ognuna. Ci conosce a fondo; conosce i peccati e conosce gli sforzi per praticare le virtù; conosce se nella volontà c’è forza, c’è decisione, c’è costanza, c’è generosità. Sì, siamo conosciuti bene da Gesù. Ma non si limita a conoscerci, ma ci soccorre: se c’è una pecorella che si smarrisce, Lui va in cerca; se c’è una pecorella malata, il Buon Pastore la cura». Pastore e gregge: Gesù Buon Pastore e noi il suo gregge. È una immagine che dice la fine di una distanza, che racconta di un Dio dentro la nostra vita. L’augurio reciproco che vogliamo scambiarci è di riconoscerci ogni giorno figli e figlie di un Dio che ha cura di noi in ogni stagione della vita. L’augurio poi va a monsignor Angelo De Donatis, vescovo ausiliare di Roma, responsabile della formazione dei sacerdoti di tutta la diocesi di Roma, che presiede la Messa vespertina di sabato, 16 aprile, perché Gesù Buon Pastore sia luce e guida nel suo servizio pastorale, e vuole raggiungere tutta la Famiglia Paolina, e in particolare le Suore Pastorelle, che condividono con noi questa festa, perché testimonino uno stile pastorale che trova nel Buon Pastore l’icona esemplare e siano con la vita e con l’apostolato un indice puntato verso Lui. Affido a Gesù Buon Pastore ogni famiglia della nostra comunità parrocchiale, in particolare le persone sole e quanti attraversano momenti di difficoltà e soffrono nel corpo e nello spirito. Ricordate me e i miei confratelli nelle vostre preghiere. Foglio parrocchiale 17 aprile 2016

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